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titolo Poesie. Opera Omnia
copertina
ISBN: 978-88-941000-4-4
separator Cod. Editore: Breviario Digitale
separator Tipo Editore:
Breviario Digitale
separator Num. Pagine: 776
Autori: Elena Bono
Pubblicazione: © Copyright 2016 per l'edizione digitale (Breviario Digitale®)
Libro in formato PDF
Peso 8,4 MB
Stampa Non permessa
Copia digitale dei contenuti Non permessa
Compatibilità Computer, E-Readers, iPhone/iPad, Android Systems, Kindle, Kobo
€ 9,80 -» € 8,82 IVA INCLUSA
copie
descrizione DESCRIZIONE

NOTE DELL’ EDITORE (di Stefania Venturino)

Dedica di Claudia Koll a Elena Bono

Inizia così la dedica che Claudia Koll ha voluto indirizzare a Elena Bono in occasione della pubblicazione dell'e-book POESIE OPERA OMNIA:

"Mi è così di conforto sapere che Elena ''c'è'', esiste. È così presente il suo pensiero quando ascolto le sue poesie interpretate dai giovani attori che le studiano in Accademia. E tutti mi dicono: ''Come sono belle!''. La bellezza è, come dice San Giovanni Paolo II, per entusiasmare al lavoro (Lettera agli artisti). Ma non sono soltanto belle: ci insegnano la vita, l'umanità, il mistero, la relazione con Dio, la morte. Ti ringrazio Elena per...."

POESIE OPERA OMNIA e-book di Elena Bono nasce come omaggio alla poetessa in occasione del secondo anniversario della sua morte, avvenuta nell’Ospedale di Lavagna il 26 Febbraio 2014.

Ringraziamo l’editore storico di Elena Bono, Francangelo Scapolla, Le Mani Editore (Recco), per aver pubblicato (dopo gli esordi con Garzanti negli anni ’50) tutta l’opera letteraria di Elena Bono a partire dagli anni ’80 , ed in particolare per il libro POESIE OPERA OMNIA, pubblicato nel 2007, con l’autorevole presentazione di Elio Gioanola, (fra i maggiori conoscitori e studiosi dell’opera boniana) che qui abbiamo mantenuto nella sua integrità.

Le novità contenute in questa versione digitale sono tuttavia molte:

  • la riproposizione della presentazione della stessa Bono, “Quasi una dedica”, pubblicata nel volume “Invito a Palazzo” nel 1982: è un testo prezioso, in cui la poetessa ci dà una importante chiave di lettura della sua opera, che diventa espressione della sua vita pur trascendendola;
  • l’introduzione (per la parte antologica di poesie tradotte in spagnolo) di Mercedes Arriaga Florez, Professoressa Ordinaria di Filologia Italiana dell'Università di Siviglia e Direttrice del Gruppo di Ricerca "Escritoras y escrituras” (la traduzione in italiano è del Dott. Daniele Cerrato, Ricercatore di Filologia Italiana presso l'Università di Siviglia);
  • la pubblicazione di alcune note inedite dell’autrice, dettate in particolare nel corso dell’anno 2013, riguardanti le circostanze in cui furono scritte alcune poesie: è un arricchimento sia per i nuovi lettori della Bono sia per i più affezionati, e anche per gli studiosi, perchè attraverso queste annotazioni di tempi, luoghi e persone, si ha la sensazione di percorrere con la poetessa alcuni tratti della sua lunga vita e la si riconosce come una donna sempre in ascolto dello Spirito Santo e dallo sguardo capace di continua contemplazione, stupore, meraviglia, celebrato in uno dei suoi versi più noti “così semplice era tutto / chiudere gli occhi e guardare” (da “Dalla betulla si effonde”);
  • una sezione di poesie tradotte in spagnolo, croato, svedese, francese, arabo (copie di queste traduzioni, già pubblicate o inedite, sono custodite presso l’archivio storico di Elena Bono, affidato alla Società Economica di Chiavari);
  • le illustrazioni, tratte da alcuni quadri di Lori Scarpellini (*), amico di vecchia data della scrittrice, che per lui scrisse una lusinghiera critica artistica in occasione della mostra personale a Montecatini Terme nel 1979 (fra le immagini qui riprodotte, le terrecotte nel giardino della villa di famiglia del Maggiorello, in provincia di Lucca, dove la Bono trascorreva lunghi periodi di vacanza con il marito Gian Maria Mazzini).

Un sentito ringraziamento, per aver incoraggiato questa pubblicazione, va ad Antonio Crosa di Vergagni, legato a Elena Bono per via di quel cugino “Micky” cui la poetessa dedicò non solo alcune fra le sue più belle poesie, ma anche la copertina del suo ultimo lavoro “L’erba e le stelle, Racconti e pièces per teatro da camera” (Ed. Le Mani, 2011).

Infine, ringrazio di cuore Claudia Koll per le parole ispirate che ha voluto dedicare a Elena Bono per questa edizione e-book delle sue poesie: il loro e il nostro incontro è stato e sarà ancora fonte di nuove intuizioni artistiche e spirituali.

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(*) Lori Scarpellini, di Buti in quel di Pisa. Una piccola "città di pittori". E lui un "pisano" caparbio, sempre polemico con se stesso, aggressivo con i suoi quadri, specie gli oli, che tormenta per ridurre alla visione interiore borbottando il suo eterno: "Questo colore non mi ci sta".
Il suo maestro, il grande Gajoni, è anche il suo "persecutore" come colui che gli ha insegnato prima di tutto, l'incontentabilità.
Eppure anche Gajoni pensiamo, sarebbe gradevolmente sorpreso di fronte a certe figure di Lori Scarpellini come ai bellissimi "Due nudi seduti", di un incastro logico quasi feroce alla Casorati, e allo stesso tempo mirabilmente liberi.
Qui Scarpellini espone le sue cose minori, se possono definirsi tali, opere tanto orchestrate, accanitamente ragionate sul nucleo autentico della visione “intuizionale”, come "Natura morta con chitarra", dove le due quinte cromatiche: terrosa in prevalenza a destra, azzurrina sulla sinistra, dialogano intensamente col fitto scambio dei toni, attraversate genialmente dalla cascata del panno bianco in basso e dalla zona chiara della parete in alto con la nota prepotente, inattesa, del cappello pur esso terroso.
E la stupenda idea del "Granoturco" visto come una selva serpentina, bizzarra ed estremamente logica anch'essa, costruita da Dio uno di quei monumenti della natura che gli uomini non sanno vedere, ma i pittori sì. E mai più passeremo accanto a un campo di granoturco senza ricercare e ritrovare nell'apparente disordine naturale l'ordine di una ragione trascendente.
Una novità infine di questa mostra: gli acquarelli, ispirati da quell'incontro d'acqua e di terra che è il padule di Bientina.
Scarpellini ha colto, da poeta pittore, l'eternamente liquido, fluido, quasi ambiguo e fuggente di questo luogo del mondo e ha trovato l'essenzialità, la sintesi.

Elena Bono, Aprile 1979

 

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Ecco alcune ANTEPRIME delle pagine del nostro eBook.

Poesie. Opera Omnia - di Elena Bono

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BREVIARIO DIGITALE di Stefania Venturino - P.IVA 01649740097 - CF VNTSFN60T55A944G
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