SERVIZI EDITORIALI CODICI SCONTO CONVENZIONI PROMOZIONI CATALOGO
PASSWORD DIMENTICATA? CLICCA QUI | NUOVO CLIENTE? REGISTRATI!
titolo 2015-04-10 - Festa della Divina Misericordia

DOMENICA IN ALBIS - FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA

Domenica 12 Aprile 2015

Gesù ammonisce soprattutto le anime tiepide e raccomanda la recita della Coroncina della Divina Misericordia accanto alle anime degli agonizzanti.

La Festa della Divina Misericordia, che cade la prima domenica dopo Pasqua, è stata istituita da Giovanni Paolo II il 1° Settembre 1994 e venne celebrata solennemente la prima volta a Roma il 23 Aprile 1995 dallo stesso Giovanni Paolo II nella Chiesa di Santo Spirito in Sassia (sede del Centro di Spiritualità della Divina Misericordia - www.divinamisericordia.it).

COME E’ NATA LA FESTA DELLA DIVINA MISERICORDIA E COSA SIGNIFICA?

La Festa della Divina Misericordia nasce da una iniziativa diretta del Signore per aiutare le anime a salvarsi, confidando nella Sua Misericordia infinita. E’ legata all’esperienza mistica di Santa Faustina Kowalska (Głogowiec25 agosto 1905 – Cracovia5 ottobre 1938), una umile  suora polacca canonizzata il 30 aprile 2000 da Giovanni Paolo II.

Gesù ha scelto questa semplice suora e grande mistica come Apostola della Sua Misericordia. Si è servito di lei per ricordare al mondo intero l’eterna verità sull’amore misericordioso di Dio per l’uomo. Le ha affidato un messaggio destinato all’umanità intera. La sua missione consistette anche nel divulgare nuove forme del culto alla Divina Misericordia quale è la coroncina alla Divina Misericordia voluta da Gesù stesso.

Le parole di Gesù a Suor Faustina:

Desidero che la Festa della Misericordia sia di riparo e di rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori (Diario, 699)

Nessuna anima abbia paura di avvicinarsi a Me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto. (Diario, 699).

Nessuna anima troverà giustificazione finchè non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia e perciò la prima domenica dopo Pasqua dev’essere la Festa della Misericordia e i sacerdoti in quel giorno debbono parlare alle anime della Mia grande e insondabile Misericordia (Diario, 570).

L’IMMAGINE DI GESU’ MISERICORDIOSO

“Porgo agli uomini il recipiente col quale debbono venire ad attingere le grazie alla sorgente della Misericordia. Il recipiente è questa immagine con la scritta: GESU’, CONFIDO IN TE” (Diario, 327).

L’origine dell’immagine del Cristo Misericordioso è legata ad una visione che Santa Faustina ebbe il 22 Febbraio 1931 nel convento di Plock. “La sera, stando nella mia cella – scrive suor Faustina nel suo Diario – vidi il Signore Gesù vestito di una veste bianca: una mano alzata per benedire, mentre l’altra toccava sul petto la veste, che ivi leggermente scostata lasciava uscire due grandi raggi, rosso l’uno e l’altro pallido…Dopo un istante Gesù mi disse: Dipingi un’immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto: “Gesù, confido in Te!”. Desidero che quest’immagine venga venerata prima nella vostra cappella e poi nel mondo intero” (Diario, 47).

I due raggi rappresentano il sangue e l’acqua scaturiti dal Cuore trafitto di Gesù Crocifisso.

Interrogato sul significato dei due raggi, Gesù stesso spiegò: Il raggio pallido rappresenta l’Acqua, che giustifica le anime: il raggio rosso rappresenta il Sangue, che è la vita delle anime…Beato colui che vivrà alla loro ombra. (Diario, 299).

L’anima viene purificata dal sacramento del Battesimo e della Penitenza e viene nutrita dal sacramento dell’Eucaristia. Questi due raggi simboleggiano dunque i sacri sacramenti. Il Signore ha detto alla Kowalska:

Attraverso questa immagine concederò molte grazie alle anime, perciò ogni anima deve poter accedere ad essa (Diario, 570).

Desidero che questa immagine venga esposta al pubblico la prima domenica dopo Pasqua. Tale domenica è la Festa della Misericordia (Diario, 88).

Desidero fiducia dalla mie Creature. Esorta le anime ad una grande fiducia nella Mia insondabile Misericordia (Diario, 1059).

 

L’ORA DELLA DIVINA MISERICORDIA: le tre del pomeriggio, l’ora in cui morì Gesù.

Queste le parole di Gesù a Suor Faustina:

Ogni volta che senti l’orologio battere le tre, ricordati di immergerti tutta nella Mia misericordia, adorandola ed esaltandola; invoca la Sua onnipotenza per il mondo intero e specialmente per i poveri peccatori, perché fu in quell’ora che venne spalancata per ogni anima (Diario 1572).

 

La CORONCINA DELLA DIVINA MISERICORDIA[1] si recita usando la corona del Rosario e secondo le parole dettate da Gesù stesso a Suor Faustina.

Figlia miadisse Gesù a Suor Faustina esorta le anime a recitare la coroncina che ti ho dato. Per la recita di questa coroncina Mi piace concedere tutto ciò che mi chiederanno (Diario, 1541).

Con essa otterrai tutto, se quello che chiedi è conforme alla Mia volontà (Diario, 1731).

I sacerdoti la consiglieranno ai peccatori come ultima tavola di salvezza: anche se si trattasse del peccatore più incallito, se reciterà questa coroncina una volta sola, otterrà la grazia della Mia infinita Misericordia (Diario, 687).

Le grazie saranno concesse purchè la coroncina venga recitata con sentimenti conformi al contenuto della preghiera, con atteggiamento di fiducia, di umiltà e di sincero e profondo dolore per i peccati commessi.

Gesù infatti ha detto: Desidero che la Festa della Misericordia sia di riparo e di rifugio per tutte le anime e specialmente per i poveri peccatori (Diario, 699). In quel giorno, chi si accosterà alla sorgente di vita, conseguirà la remissione totale delle colpe e delle pene (Diario, 300). In quel giorno sono aperti tutti i canali attraverso i quali scorrono le divine grazie. Nessuna anima abbia paura di avvicinarsi a Me, anche se i suoi peccati fossero come lo scarlatto. (Diario, 699).

Gesù raccomanda di recitare la Coroncina della Divina misericordia soprattutto per gli agonizzanti: " Scrivi che quando verrà recitata la coroncina vicino agli agonizzanti, Mi metterò fra il Padre e l’anima gonizzante non come giusto Giudice, ma come Salvatore misericordioso” (Diario, 1541).

Per ricevere questi grandi doni bisogna attuare le condizioni del culto alla Divina Misericordia:

Ø  riporre pienamente la propria fiducia in Dio,

Ø  compiere opere di misericordia,

Ø  essere in stato di grazia (dopo la confessione),

Ø  accostarsi alla sorgente della vita, cioè alla Santa Comunione.

Gesù ha ancora detto: Nessuna anima troverà giustificazione finchè non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia e perciò la prima domenica dopo Pasqua dev’essere la Festa della Misericordia e i sacerdoti in quel giorno debbono parlare alle anime della Mia grande e insondabile Misericordia (Diario, 570).

Desidero fiducia dalla mie Creature. Esorta le anime ad una grande fiducia nella Mia insondabile Misericordia (Diario, 1059).

 

Nella NOVENA DELLA DIVINA MISERICORDIA, che inizia ogni anno il Venerdì Santo della Passione e Morte del Signore, Gesù chiede a Santa Faustina di portarGli ogni giorno delle anime affinchè si immergano nella Sua infinita misericordia. Il Signore ammonisce più di tutte le altre, più ancora di quelle dei peccatori, le ANIME TIEPIDE.  Nell’ultimo giorno, il nono, il Signore dice infatti alla Kowalska: “ Oggi conduciMI le anime tiepide e immergile nell’abisso della mia misericordia. Queste anime feriscono il Mio Cuore nel modo più doloroso. La Mia Anima, nell’Orto degli Ulivi, ha provato la più grande ripugnanza per un’anima tiepida. Sono state loro la causa per cui ho detto: “Padre, allontana da me questo calice, se questa è la Tua volontà. Per loro, ricorrere alla Mia Misericordia costituisce l’ultima tavola di salvezza”.

Parole che ci fanno riflettere intensamente sulla nostra parte di responsabilità di fronte al potere che il male riesce a conquistare nei cuori dei singoli e dei popoli.

 

 



[1] All’inizio: Padre Nostro….Ave Maria…Credo (simbolo Apostolico)

Io credo in Dio, Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra; e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore, il quale fu concepito di Spirito Santo, nacque da Maria Vergine, patì sotto Ponzio Pilato, fu crocifisso, morì e fu sepolto; discese agli inferi; il terzo giorno risuscitò da morte; salì al cielo, siede alla destra di Dio Padre onnipotente; di là verrà a giudicare i vivi e i morti. Credo nello Spirito Santo, la santa Chiesa cattolica, la comunione dei santi, la remissione dei peccati, la risurrezione della carne, la vita eterna. Amen.

Sui grani del Padre nostro si recitano le parole:

ETERNO PADRE, TI OFFRO IL CORPO, IL SANGUE, L’ANIMA E LA DIVINITA’ DEL TUO DILETTISSIMO FIGLIO E NOSTRO SIGNORE GESU’ CRISTO, IN ESPIAZIONE DEI NOSTRI PECCATI E DI QUELLI DEL MONDO INTERO.

Sui grani dell’Ave Maria si recitano le parole:

PER LA SUA DOLOROSA PASSIONE, ABBI MISERICORDIA DI NOI E DEL MONDO INTERO.

Alla fine, per tre volte:

SANTO DIO, SANTO FORTE, SANTO IMMORTALE: ABBI PIETA’ DI NOI E DEL MONDO INTERO.

Poi, in chiusura: O SANGUE ED ACQUA, CHE SCATURISTI DAL CUORE DIVINO DI GESU’ COME FONTE DI MISERICORDIA PER NOI, CONFIDO IN TE.

 

di Stefania Venturino

BREVIARIO DIGITALE di Stefania Venturino - P.IVA 01649740097 - CF VNTSFN60T55A944G
TESTI LITURGICI E DOTTRINALI UFFICIALI DELLA CHIESA CATTOLICA IN FORMATO DIGITALE
Copyright ©2013-2018 BREVIARIO DIGITALE ED ELETTRONICO. Tutti i diritti riservati - Informativa cookie