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titolo 2019-10-20 - Il Card. Robert Sarah: La Chiesa è interessante solo perchè ci permette di incontrare Gesù.

"Si fa sera e ormai il giorno volge al declino". E' il titolo dell'ultimo libro del Card. Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il Culto divino e la disciplina dei Sacramenti, pubblicato dalla casa editrice Cantagalli.

«Alla radice del collasso dell’Occidente c’è una crisi culturale e identitaria. L’Occidente non sa più chi è, perché non sa più e non vuole più sapere chi l’ha creato, chi l’ha plasmato, com’era e com’è. Oggi, molti Paesi ignorano la propria storia. Questo soffocarsi conduce naturalmente a una decadenza che apre la strada a nuove civiltà di barbari». Queste parole del cardinale Robert Sarah costituiscono il fil rouge su cui si dipanano le sue nuove conversazioni con Nicolas Diat. Il suo giudizio è chiaro: il mondo è sul ciglio di un precipizio. La crisi della fede e della Chiesa, il declino dell’Occidente, il tradimento delle sue élite, il relativismo morale, la globalizzazione senza regole, il capitalismo sfrenato, le nuove ideologie, la politica che arranca, le derive di un totalitarismo islamista… È giunto il tempo di una diagnosi che non conceda attenuanti. Nell’analisi a tutto tondo dei grandi sconvolgimenti della nostra epoca, il cardinal Sarah ci invita a prendere coscienza della gravità della crisi che stiamo attraversando, mostrandoci come sia ancora possibile evitare l’inferno di un mondo senza Dio, di un mondo senza l’uomo, di un mondo senza speranza. Una riflessione ambiziosa, potente, ormai ineludibile nella quale il cardinale affronta senza riserve la crisi del mondo contemporaneo, donandoci ancora una volta una preziosa lezione di vita e di spiritualità.  (dalla scheda di presentazione del libro).

In una intervista di Gian Guido Vecchi pubblicata sul  Corriere della Sera lo scorso 7 Ottobre, il Card. Sarah dice che: "Siamo di fronte a una apostasia silenziosa. Essa riguarda il mondo intero, ma ha la sua origine principalmente in Europa. E nasce dal rifiuto di Dio, rifiuto che è ormai incistato nella coscienza occidentale. Perché oggi è l’uomo che si è sostituito a Dio. Si rifiuta il Padre e si rifiuta Dio, perché non si ammette di poter dipendere da qualcuno. Ognuno vuole auto-determinarsi, nella vita, nella morte, nella sessualità, fino a modificare la natura sulla base delle proprie idee. È qualcosa di mai accaduto e di perverso. Questa non è il desiderio dell’uomo di fare sempre nuove scoperte, di progredire, di utilizzare in profondità e per il bene tutte le facoltà cognitive e intellettive che egli ha ricevuto in dono. Qui siamo molto oltre anche il superomismo di Nietzsche. Si tratta oggi di una barbarie che viviamo dall’interno, non come i Romani del IV secolo che la vissero da nemici esterni. Vi invito a rileggere un libro del 1978 del filosofo John Senior , La morte della cultura cristiana. Io qui voglio suscitare un grido di allarme, che è anche un grido d’amore per l’uomo. Torniamo in noi, torniamo al reale. L’uomo civilizzato è orgoglioso di essere un erede!.

Il Card. Sarah risponde risponde anche alle domande sulle contrapposizioni interne alla Chiesa che si stanno acuendo e chiarisce che il suo libro non deve essere strumentalizzato da chi lo vorrebbe contrapporre al papato di Francesco:  "La storia della Chiesa, con buona pace del demonio che vuole dividerla, è una storia lunga, di difficoltà certo, di divisioni anche, ma sempre tesa alla ricerca dell’unità in Cristo, pur nel rispetto delle differenze: è una storia che si basa sulla fede in un Dio che si è fatto uomo per condividere con ciascuno il cammino della vita e il peso delle sofferenze."... La verità è che tanti scrivono non per testimoniare la verità, ma per opporre le persone le une contro le altre, per danneggiare i rapporti umani. A costoro non importa la verità...Chi è contro il Papa è contro il Papa è ipso facto fuori dalla Chiesa" . E sulle cause della crisi dell'Occidente e della notte oscura della Chiesa dice: "La notte oscura inizia prima di tutto nell’anima dell’uomo, nella sua sfrenata ricerca di creare oggi un “umanesimo senza Dio”, nel quale dio sia l’uomo stesso, con le sue facoltà, il potere della scienza, le luci della tecnologia, le ricchezze di un’economia sempre più globalizzata e disumana".

Riguardo alla Dottrina della Fede Cattolica, che taluni temono possa essere annacquata in nome del cambiamento e dell'adattamento alla società contemporanea, Sarah dice che "La dottrina non è un insieme di precetti moralistici, ma l’insieme degli insegnamenti che ci vengono dalle Scritture, dalla Parola di Dio e dalla Tradizione. Chi non lo capisce, forse, deve riscoprire cosa significhi essere cristiani e appartenere alla Chiesa, oggi. Il punto è che l’uomo non tollera di sentirsi dire cosa è giusto e cosa non lo è", e che "La Chiesa o è profetica o non è Chiesa. Essa sta davanti alle fragilità dell’uomo, non per assecondarle, ma per accompagnare l’uomo nel suo cammino alla felicità, che passa anche per la Croce delle difficoltà, delle prove e per la sua radicale conversione". .."La Chiesa entra in crisi quando, per compiacere il mondo e per rendersi accettabile, smette di essere profetica e si adegua al sentire comune o al pensiero dominante, che oggi è il relativismo".

Riguardo al Sacerdozio e alla crisi del Sacerdozio, e alla discussione avvenuta all'interno del Sinodo sull'Amazzonia (Roma, 6-27 Ottobre 2019) il Card. Sarah si esprime con queste illuminanti parole: "Sono convinto che la crisi del sacerdozio sia un elemento centrale della crisi della Chiesa: il nemico del sacerdozio oggi è l’efficientismo, la produttività, come se fossimo dipendenti di un’azienda. I sacerdoti sono stati evirati della loro identità. Sono stati portati a credere che dovevano essere uomini efficaci. Un sacerdote è fondamentalmente una continuazione tra noi della presenza di Cristo. Non deve essere definito da ciò che fa, ma da ciò che è: ipse Christus, Cristo stesso. Durante la Santa Messa il Sacerdote si trova faccia a faccia con Gesù Cristo ed in quel preciso istante, è identificato si è immedesimato in Cristo, divenendo non soltanto un Alter Christus, un altro Cristo, ma è addirittura Ipse Christus, lo stesso Cristo".

Nell'intervista il Card. Sarah si esprime anche sul  Sinodo sull'Amazzonia (Roma, 6-27 Ottobre 2019), dicendo parole molto severe: "Ho sentito che alcuni vogliono fare di questo Sinodo un laboratorio per la Chiesa universale, altri hanno dichiarato che dopo questo Sinodo nulla sarà più lo stesso di prima. Se è vero, questo è disonesto e fuorviante. Questo Sinodo ha un obiettivo specifico e locale: l’evangelizzazione dell’Amazzonia. Temo che alcuni occidentali stiano confiscando questa assemblea per far avanzare i loro piani. Penso in particolare all’ordinazione degli uomini sposati, alla creazione di ministeri femminili o alla giurisdizione dei laici. Questi punti toccano la struttura della Chiesa universale. Approfittare per introdurre piani ideologici sarebbe una manipolazione indegna, un inganno disonesto, un insulto a Dio che guida la sua Chiesa e gli affida il suo piano di salvezza".

In conclusione, il Card. Sarah ci dice che "La Chiesa nel suo attuale slancio verso i valori della giustizia, dei diritti sociali, se perde la sua anima contemplativa fallisce la sua missione e verrà abbandonata dai suoi fedeli perchè non riconoscerà in essa il suo specifico", perchè "la Chiesa è interessante solo perchè ci permette di incontrare Gesù".

 

 

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