SERVIZI EDITORIALI CODICI SCONTO CONVENZIONI PROMOZIONI CATALOGO
PASSWORD DIMENTICATA? CLICCA QUI | NUOVO CLIENTE? REGISTRATI!
titolo 2016-04-03 - Gesù ci indica se' stesso come unica via per la pace

 

Festa della Divina Misericordia

L’umanità non troverà pace, finchè non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia (n. 299, Diario di Santa Faustina Kowalska).

3 Aprile 2016 - Domenica in Albis

Come ha fatto l’umanità a sopportare il dolore, la sofferenza, la morte, l’ingiustizia, prima della venuta di Cristo sulla terra? Come si fa a negare – e oggi ne abbiamo sempre più convulsamente una tragica evidenza – che dentro l’uomo trova casa anche una potenza distruttrice e omicida assieme ad una grande potenzialità di bene e di compassione?

Perché mai dovremmo fidarci così tanto di noi stessi da decidere di rinunciare alla presenza di Dio nella nostra vita? Da negare la Sua esistenza e la Salvezza che Lui ci ha donato attraverso la Vita, Morte  e Risurrezione di Suo Figlio Gesù Cristo? Ciascuno, se interessato, può farsi le domande e cercare le risposte: ma dove?

Le ragioni ultime dell’esistere le si possono indagare con la filosofia, per esempio, con l’arte, la meditazione trascendentale e l’ascesi, ed oggi ci si affida molto soprattutto al pensiero positivista, alla scienza e al progresso tecnologico. Molto più banalmente spesso si vive un po’ alla giornata, senza farsi troppe domande; ci si distrae, si tende a rimuovere la tensione che suscitano dentro di noi le grandi domande sul perché, l’origine e il fine della nostra vita.

Con la Festa della Divina Misericordia – celebrata solennemente la prima volta da S. Giovanni Paolo II nel 1995 a Roma nella Chiesa di S. Spirito in Sassia e poi istituita per la Chiesa Universale il 30 Aprile 2000 in occasione della canonizzazione della di S. Faustina Kowalska (n. 4) -  la Chiesa richiama l’umanità intera a rivolgere il suo sguardo ed il cuore come alla Misericordia di Dio.

Ma cosa è la Misericordia di Dio? In “Memoria e identitàS. Giovanni Paolo II (pg. 70) scriveva: “Il limite imposto al male, di cui l’uomo è artefice e vittima, è in definitiva la Divina Misericordia”. Paolo VI, in una bellissima citazione che ho trovato tempo fa in un Convento, disse che: “Quando parliamo di Misericordia, ricorriamo istintivamente a un concetto di tolleranza, d’indulgenza, forse anche di debolezza. Non è così il concetto di Misericordia nell’economia del Signore: la Misericordia è un atto di potenza, è un atto forte, è un atto creativo reintegratore, è un intervento miracoloso, è qualche cosa che rigenera, che riprende chi è morto e lo fa rivivere. Questo gesto di Dio che salva l’uomo e lo riprende dall’abisso in cui è caduto, dalla condizione esistenziale in cui si trova, nel Vangelo si chiama Misericordia”. E quante volte Papa Francesco ha ripetuto che “Dio non si stanca mai di perdonare. Siamo noi che ci stanchiamo di chiedere la Sua Misericordia”!

Eppure come possiamo invocare la Misericordia di Dio se non ci accorgiamo o non accettiamo di aver bisogno di essere salvati dal peccato [1] e dalle sue tragiche conseguenze, e che questa salvezza non possiamo in alcun modo darcela da soli o trovarla al di fuori di Cristo?

Nelle pagine del Diario di S. Faustina Kowalska è Gesù stesso che spiega alla Suora polacca (canonizzata da Giovanni Paolo II nel 2000) in cosa consiste la Sua Misericordia: sono pagine davvero impressionanti per la forza d’amore divino che esprimono e per quanto imprimono alle anime che le leggono con apertura di cuore e di mente. “Le fiamme della Misericordia Mi divorano – disse Gesù a S. Faustina il 22 febbraio 1931, nel convento di Plock, durante l’apparizione in cui spiegava come dovesse essere dipinta l’immagine di Gesù Misericordioso - ; voglio riversarle sulle anime degli uomini. La sfiducia delle anime Mi strazia le viscere. Ancora di più Mi addolora la sfiducia delle anime elette. Nonostante il mio amore inesauribile non hanno fiducia in Me. Nemmeno la Mia morte è stata sufficiente per loro. Guai alle anime che ne abusano!”. (n. 50 Diario). Dopo aver mostrato a Suor Faustina l’immagine da venerare il Signore disse: “Dipingi una immagine secondo il modello che vedi, con sotto scritto “Gesù confido in te!” ….Prometto che l’anima che venererà questa immagine, non perirà. Prometto pure già su questa terra, ma in particolare nell’ora della morte, la vittoria sui nemici. Io stesso la difenderò come Mia propria gloria”. (n. 48 Diario)

Giovanni Paolo II disse il 30 Aprile del 2000, nella sua Omelia di canonizzazione della suora polacca: “Che cosa ci porteranno gli anni che sono davanti a noi? Come sarà l'avvenire dell'uomo sulla terra? A noi non è dato di saperlo. E' certo tuttavia che accanto a nuovi progressi non mancheranno, purtroppo, esperienze dolorose. Ma la luce della divina misericordia, che il Signore ha voluto quasi riconsegnare al mondo attraverso il carisma di suor Faustina, illuminerà il cammino degli uomini del terzo millennio. E ancora,: “La canonizzazione di Suor Faustina ha un'eloquenza particolare: mediante questo atto intendo oggi trasmettere questo messaggio al nuovo millennio. Lo trasmetto a tutti gli uomini perché imparino a conoscere sempre meglio il vero volto di Dio e il vero volto dei fratelli. Amore di Dio e amore dei fratelli sono infatti indissociabili, come ci ha ricordato la prima Lettera di Giovanni: "Da questo conosciamo di amare i figli di Dio: se amiamo Dio e ne osserviamo i comandamenti" (5, 2). L'Apostolo qui ci richiama alla verità dell'amore, additandocene nell'osservanza dei comandamenti la misura ed il criterio. Non è facile, infatti, amare di un amore profondo, fatto di autentico dono di sé. Questo amore si apprende solo alla scuola di Dio, al calore della sua carità. Fissando lo sguardo su di Lui, sintonizzandoci col suo cuore di Padre, diventiamo capaci di guardare ai fratelli con occhi nuovi, in atteggiamento di gratuità e di condivisione, di generosità e di perdono. Tutto questo è misericordia!”.

L’umanità non troverà pace, finchè non si rivolgerà con fiducia alla Mia Misericordia” (n. 299, Diario di Santa Faustina Kowalska).

Possiamo non concordare con queste parole di Gesù e, soprattutto, non ascoltarle per metterle in pratica?

Nel ricordare la morte nel 2005 di S. Giovanni Paolo II, avvenuta proprio un sabato 2 Aprile, come oggi, vigilia della Domenica della Divina Misericordia, ripetiamo con lui la sua preghiera di Consacrazione del Mondo alla Divina Misericordia, pronunciata a Cracovia il 17 Agosto 2002:

Dio, Padre Misericordioso, che hai rivelato il Tuo amore nel Figlio tuo Gesù Cristo,

e l’hai riversato su di noi nello Spirito Santo, Consolatore, Ti affidiamo oggi i destini del mondo e di ogni uomo.

ChinaTi su di noi peccatori, risana la nostra debolezza, sconfiggi ogni male, fa’ che tutti gli abitanti della terra sperimentino la Tua misericordia, affinchè in Te, Dio Uno e Trino, trovino sempre la fonte della speranza.

Eterno Padre, per la dolorosa Passione e Risurrezione del tuo Figlio, abbi misericordia di noi e del mondo intero! Amen.

 

 


[1] Le pene del peccato – Dal CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA

 1472 Per comprendere questa dottrina e questa pratica della Chiesa (quella dell’INDULGENZA PLENARIA ndr) bisogna tener presente che il peccato ha una duplice conseguenza. Il peccato grave ci priva della comunione con Dio e perciò ci rende incapaci di conseguire la vita eterna, la cui privazione è chiamata la «pena eterna» del peccato. D'altra parte, ogni peccato, anche veniale, provoca un attaccamento malsano alle creature, che ha bisogno di purificazione, sia quaggiù, sia dopo la morte, nello stato chiamato Purgatorio. Tale purificazione libera dalla cosiddetta «pena temporale» del peccato. Queste due pene non devono essere concepite come una specie di vendetta, che Dio infligge dall'esterno, bensì come derivanti dalla natura stessa del peccato. Una conversione, che procede da una fervente carità, può arrivare alla totale purificazione del peccatore, così che non sussista più alcuna pena [Cf Concilio di Trento: Denz. -Schönm., 1712-1713; 1820].

 

BREVIARIO DIGITALE di Stefania Venturino - P.IVA 01649740097 - CF VNTSFN60T55A944G
TESTI LITURGICI E DOTTRINALI UFFICIALI DELLA CHIESA CATTOLICA IN FORMATO DIGITALE
Copyright ©2013-2018 BREVIARIO DIGITALE ED ELETTRONICO. Tutti i diritti riservati - Informativa cookie