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DESCRIZIONE

Nota Bene: La copertina con la "Deposizione" di Jacopo Pontorno, cioè l'Edizione 2013, rispecchia fedelmente la versione cartacea pubblicata nel 1988 da EMMEE-Le Mani di Recco, casa editrice storica dell'intera opera letteraria di Elena Bono, dopo gli esordi con Garzanti nel 1956.
L'Edizione 2015 di Morte di Adamo presenta la copertina con una nuova grafica. In copertina, infatti il particolare del mosaico posto all'ingresso del Santo Sepolcro in Gerusalemme.

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Inviato da: Daniele Cap
Ho ricevuto ieri (2 Agosto 2014) e qui pubblico un messaggio di Daniele, che vive a Roma e sta passando un periodo molto difficile. Sono rimasta colpita e stupita di come questo libro di Elena Bono continui oggi, come in passato, a dare tanta forza e soprattutto speranza, a persone che stanno soffrendo molto, per le più diverse ragioni. Forse la critica stenta ancora un po' a riconoscere la rara statura di questa scrittrice "universale", ma Elena Bono ha un suo seguito di lettori e di estimatori sempre più numerosi legati a lei da un vincolo spirituale, che vale probabilmente più di ogni altro riconoscimento letterario. Elena aveva pregato il Signore di "non scrivere mai una sola parola inutile" perchè desiderava aiutare il prossimo attraverso le sue opere. E questa è una delle testimonianze che le rende ragione della sua vocazione di scrittrice. << Proprio in questi ultimi mesi ho riletto MORTE DI ADAMO. Vi ho trovato energie sottili per non disperare. Come disse la voce a Silvano dell'Athos: "Mantieni l'anima negli inferi, ma non disperare". Et Spiritum Sanctum Tuum ne auferas a me>>. Daniele Cap. - Roma - 2 Agosto 2014

Inviato da: Paolo Ragni
25 Luglio 2014 Cara Stefania, Ti scrivo per dirti che ho letto questo libro. È realmente straordinario. Ho riflettuto a lungo se mi è parso così perché anche io in passato ho scritto cose di questo genere, pur se con ben altri esiti... oppure se è proprio bello di suo. E invece, analizzando, in un secondo momento, il libro con occhio critico, mi sono dovuto confermare nella giustezza del grande godimento provato verso un lavoro letterario che manifesta ancor oggi interrogativi, dubbi e illuminazioni grandissimi. Un testo realmente lungimirante, complesso, attuale ancor oggi, e non solo per gli addetti ai lavori. Grande merito hai tu, assieme a chi ti ha aiutato, nel restituire alla vita un libro "da Biblioteca Nazionale Centrale". Ciao, grazie per avermelo fatto conoscere. Un caro saluto. Paolo Ragni

Inviato da: Stefania Venturino (Breviario Digitale)
Caro Paolo, ti ringrazio. Io mi innamorai letteralmente dell'opera di Elena proprio leggendo questo libro. Ricordo in particolare quanto mi "sconvolse" il lungo racconto "La moglie del procuratore", che ha lasciato in me un segno indelebile. Morte di Adamo era anche per Elena il suo capolavoro assoluto e comunque un libro senza il quale non si potrebbe comprendere adeguatamente tutta l'opera letteraria di Elena. Tutto e' partito da Morte di Adamo. Anzi, dalla visione di Gesu' flagellato che Elena ebbe in circostanze drammatiche, ricoverata in ospedale fra la vita e la morte. E' il sogno-visione che Elena fa rivivere e raccontare a Seneca da Claudia Procula, moglie di Pilato. Ed e' una visione che lei ebbe "realmente", misticamente, credo, e che segno' tutta la sua vita personale ed artistica. Elena diceva che quell'uomo, voltato di spalle, dietro ad una grata, si voltò e la guardò. "Uno sguardo pieno di dolore e di amore infinito allo stesso tempo" - mi disse un giorno Elena. Uno sguardo che ha continuato a interpellarla sempre e al quale è rimasta sempre fedele, fino alla fine. Grazie ancora Paolo. Spero tanto che altri scoprano questo libro straordinario, sempre e più che mai attuale, e ne raccolgano i rari e preziosi frutti, come a tanti di noi è già successo. Un caro saluto, Stefania