La sessualità umana non può essere adeguatamente indagata prescindendo dalla natura spirituale e carnale della persona. Il magistero della Chiesa, che risponde alla sua vocazione evangelizzatrice e missionaria, e che nasce dallo studio e confronto con la Parola di Dio, ci aiuta ad approfondire ogni aspetto della vita dell'uomo e della donna, personale, relazionale e sociale. La sessualità umana concerne principalmente l'affettività, la capacità di amare e di procreare.
Il tema della sessualità è oggi un tema sociale, culturale e politico molto “caldo”.
Ma cosa è di preciso la sessualità? Come e in quanti modi la si può considerare e definire?
La posta in gioco non è certamente il sesso inteso solo come appagamento di pulsioni, emozioni e sentimenti, ma la concezione stessa dell’uomo e della donna e la visione della vita, il suo significato, la sua origine e il suo fine.
Basterebbe soffermarsi sulla parola “umana” per accorgerci come il tema della sessualità, mai come oggi al centro delle cronache, dei media e dell’azione politica internazionale in campo educativo (vedi per esempio il documento “Standards for Sexuality Education in Europe” dell’Organizzazione Mondiale della Sanità) , tenda ad essere trattato in un contesto culturale che, pur affermando di mettere al centro l’uomo e i suoi diritti, tende curiosamente a non “nominarlo” nei titoli dei documenti istituzionali che trattando l’argomento.
Si tratta di una svista, di una semplice disattenzione, oppure di qualcosa di più profondo e complesso?
La domanda è aperta. Ma certo, quando si parla dell’uomo e di ogni sua attività ed espressione, la Chiesa cattolica, attraverso il suo magistero (encicliche, catechesi, documenti conciliari Vaticano II) e i suoi testi dottrinali (Catechismo della Chiesa Cattolica e Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa) ha sempre qualcosa di importante e di autorevole da dire, a prescindere, ritengo, dal credo religioso e dalla fede.
San Giovanni Paolo II, canonizzato a Roma lo scorso 27 Aprile, ha trattato con grande passione pastorale, e profondità teologico-morale, l’argomento dell’”AMORE UMANO” in una serie di 133 catechesi raccolte nel volume “Uomo e donna lo creò” (ed. Città Nuova) particolarmente studiate e divulgate negli Stati Uniti con il nome significativo di “Teology of the body” (Teologia del corpo).
Si tratta tuttavia di catechesi di non immediata assimilabilità, che auspichiamo possano essere molto più valorizzate in ambito pastorale anche qui in Italia. Più accessibili e utili per confrontarci e quindi per formarci una coscienza critica, sono il Catechismo della Chiesa Cattolica e il Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa.
Il CATECHISMO DELLA CHIESA CATTOLICA al n. 2331 indica come, a partire dalla sua origine, l’uomo e la donna abbiano innanzitutto la vocazione all’amore e alla comunione:
2331 «Dio è amore e vive in se stesso un mistero di comunione e di amore. Creandola a sua immagine… Dio iscrive nell’umanità dell’uomo e della donna la vocazione, e quindi la capacità e la responsabilità dell’amore e della comunione» [Giovanni Paolo II, Esort. ap. Familiaris consortio, 11]. «Dio creò l’uomo a sua immagine… maschio e femmina li creò» (Gen 1,27); «siate fecondi e moltiplicatevi» (Gen 1,28); «quando Dio creò l’uomo, lo fece a somiglianza di Dio; maschio e femmina li creò, li benedisse e li chiamò uomini quando furono creati» (Gen 5,1-2)
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A questa fondamentale premessa, che mette al centro della natura umana la sua chiamata all’amore e alla comunione, il Catechismo della Chiesa Cattolica al numero seguente precisa:
2332 La sessualità esercita un’influenza su tutti gli aspetti della persona umana, nell’unità del suo corpo e della sua anima. Essa concerne particolarmente l’affettività, la capacità di amare e di procreare, e, in un modo più generale, l’attitudine ad intrecciare rapporti di comunione con altri. |
Il COMPENDIO DELLA DOTTRINA SOCIALE DELLA CHIESA al n. 223 dice: L’essere umano è fatto per amare e senza amore non può vivere. Quando si manifesta nel dono totale di due persone nella loro complementarietà, l’amore non può essere ridotto alle emozioni e ai sentimenti, ne’, tanto meno, alla sua sola espressione sessuale. Una società che tende sempre più a relativizzare e a banalizzare l’esperienza dell’amore e della sessualità esalta gli aspetti effimeri della vita e ne oscura i valori fondamentali: diventa quanto mai urgente annunciare e testimoniare che la verità dell’amore e della sessualità coniugale esiste laddove si realizza un dono pieno e totale delle persone con le caratteristiche dell’unita e della fedeltà. Tale verità, fonte di gioia, di speranza e di vita, rimane impenetrabile e irraggiungibile fintanto che si rimane chiusi nel relativismo e nello scetticismo. |
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Nella loro brevità, queste sole 3 citazioni spalancano sulla parola “sessualità” un orizzonte di conoscenza davvero ampio e profondo sul significato del nostro corpo e del nostro essere sessuati, che non è distaccato dalla nostra parte spirituale e dal senso stesso del nostro essere al mondo, ma ne è ad un tempo espressione e manifestazione.