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titolo 2014-06-13 - Cosa è la pace?

Cosa è la Pace?

Che cosa è la pace?Papa Francesco, lo scorso 8 Giugno in Vaticano, mentre stava invocando la pace assieme a Shimon Peres e Mahmoud Abbas ha detto che ci vuole più coraggio a fare la pace che a fare la guerra.

 

 

Come ci formiamo le nostre idee?

Sappiamo distinguere una opinione personale da una valutazione critica su un determinato argomento?

Prendiamo, per esempio, la parola “pace”: tutti la invocano, tutti noi, anzi, la auspichiamo. Ma come mai questa pace è poi così difficile da realizzare?

Non solo fra Stati, popoli o religioni fra loro in contrasto, ma spesso anche in noi stessi, nelle nostre famiglie, comunità, ambienti sociali e di lavoro?

Penso che un passo molto importante da fare sia quello di imparare a confrontare le nostre idee con fonti autorevoli in materia e, una di queste fonti autorevoli, è certamente la Chiesa Cattolica.

A differenza di quanto in apparenza potrebbe sembrare, peraltro, il metodo che la Chiesa utilizza per esporre la propria dottrina e pensiero sui vari aspetti della vita, dell’uomo e di Dio è critico, scientifico, argomentato, e non assiomatico, cioè basato su preconcetti e pregiudizi.

Certo, il punto di partenza è la Fede in Gesù Cristo e nel suo Vangelo (quindi, nella Sacra Scrittura comprensiva di Antico e Nuovo Testamento). Ma quando la Chiesa parla agli uomini e alle donne, di ogni epoca ed età, lo fa sempre facendo appello anche alla ragione e non solo alla fede. Quindi, una retta ragione non può, o non potrebbe prescindere, né dalla fede né dalla  capacità critica di saper argomentare ciò che afferma essere vero o giusto.

Domenica 8 Giugno Papa Francesco ha ricevuto nella sua casa di Santa Marta in Vaticano i Presidenti israeliano Shimon Peres e palestinese Mahmoud Abbas con il preciso obiettivo di pregare insieme, alla presenza del Patriarca Ecumenico Bartolomeo,  per la pace in Terra Santa e nel mondo intero. Una frase che ha colpito subito tutti coloro che stavano ascoltando il Pontefice “in diretta”, è stata quando ha detto che ci vuole più coraggio per fare la pace che per fare la guerra e che, senza Dio, non possiamo raggiungere la pace perché da soli non ce la facciamo. Queste le sue precise parole:

… “Per fare la pace ci vuole coraggio, molto di più che per fare la guerra. Ci vuole coraggio per dire sì all’incontro e no allo scontro; sì al dialogo e no alla violenza; sì al negoziato e no alle ostilità; sì al rispetto dei patti e no alle provocazioni; sì alla sincerità e no alla doppiezza. Per tutto questo ci vuole coraggio, grande forza d’animo.

La storia ci insegna che le nostre forze non bastano. Più di una volta siamo stati vicini alla pace, ma il maligno, con diversi mezzi, è riuscito a impedirla. Per questo siamo qui, perché sappiamo e crediamo che abbiamo bisogno dell’aiuto di Dio. Non rinunciamo alle nostre responsabilità, ma invochiamo Dio come atto di suprema responsabilità, di fronte alle nostre coscienze e di fronte ai nostri popoli. Abbiamo sentito una chiamata, e dobbiamo rispondere: la chiamata a spezzare la spirale dell’odio e della violenza, a spezzarla con una sola parola: "fratello". Ma per dire questa parola dobbiamo alzare tutti lo sguardo al Cielo, e riconoscerci figli di un solo Padre”…..

Nel Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa ai numeri 3 e 4 troviamo come la pace nasca proprio dalla scoperta dell’uomo di essere amato da Dio:

3 Agli uomini e alle donne del nostro tempo, suoi compagni di viaggio, la Chiesa offre anche la sua dottrina sociale. Quando, infatti, la Chiesa « compie la sua missione di annunziare il Vangelo, attesta all’uomo, in

nome di Cristo, la sua dignità e la sua vocazione alla comunione delle persone; gli insegna le esigenze della giustizia e della pace, conformi alla sapienza divina ». Tale dottrina ha una sua profonda unita`, che sgorga dalla Fede in una salvezza integrale, dalla Speranza in una giustizia piena, dalla Carità che rende tutti gli uomini veramente fratelli in Cristo: è un’espressione dell’amore di Dio per il mondo, che Egli ha tanto amato « da dare il suo Figlio unigenito » (Gv 3,16).  La legge nuova dell’amore abbraccia l’intera umanità e non conosce limiti, poiché l’annuncio della salvezza in Cristo si estende « fino agli estremi confini della terra » (At 1,8).

                                                    

4 Scoprendosi amato da Dio, l’uomo comprende la propria trascendente dignità, impara a non accontentarsi di se´ e ad incontrare l’altro in una rete di relazioni sempre più autenticamente umane. Uomini resi nuovi dall’amore di Dio sono in grado di cambiare le regole e la qualità delle relazioni e anche le strutture sociali: sono persone capaci di portare pace dove ci sono conflitti, di costruire e coltivare rapporti fraterni dove c’è odio, di cercare la giustizia dove domina lo sfruttamento dell’uomo sull’uomo.

Solo l’amore è capace di trasformare in modo radicale i rapporti che gli esseri umani intrattengono tra loro. Inserito in questa prospettiva, ciascun uomo di buona volontà  può intravedere i vasti orizzonti della giustizia e dello sviluppo umano nella verità e nel bene.

Per meglio approfondire
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Nel Catechismo della Chiesa Cattolica si mette in luce come la pace sia intimamente connessa alla formazione della coscienza. Infatti, ai numeri 1783 e 1874:

 

1783 La coscienza deve essere educata e il giudizio morale illuminato.

Una coscienza ben formata è retta e veritiera. Essa formula i suoi giudizi seguendo la ragione, in conformità al vero bene voluto dalla sapienza del Creatore. L’educazione della coscienza è indispensabile per esseri umani esposti a influenze negative e tentati dal peccato a preferire il loro proprio giudizio e a rifiutare gli insegnamenti certi.

 

1784 L’educazione della coscienza è un compito di tutta la vita. Fin dai primi anni essa dischiude al bambino la conoscenza e la pratica della legge interiore, riconosciuta dalla coscienza morale. Un’educazione prudente insegna la virtù; preserva o guarisce dalla paura, dall’egoismo e dall’orgoglio, dai sensi di colpa e dai moti di compiacenza, che nascono dalla debolezza e dagli sbagli umani. L’educazione della coscienza garantisce la libertà e genera la pace del cuore.

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di Stefania Venturino

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TESTI LITURGICI E DOTTRINALI UFFICIALI DELLA CHIESA CATTOLICA IN FORMATO DIGITALE
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